Pasta con la zucca

La mia “pasta e cocozza”. Ecco come preparare gli spaghettoni con la zucca (e di domenica)

529 Visite

Questa settimana parliamo di pasta con la zucca, che a Napoli chiamiamo “cocozza”. Che sia chiaro non voglio entrare in polemica con nessuno: né quelli “pro”, né quelli “contro” la festa di Halloween. So solo che ho visto un numero spropositato di zucche svuotate, e non c’è casa dove in questo periodo non abbondi polpa di zucca in gran quantità.

Personalmente ci ho fatto di tutto: torte, biscotti, vellutate, zuppe, polpette e chi più ne ha più ne metta, l’ho rifilata ai miei cari in vari modi. Poi però è arrivata la domenica ed io non ho avuto il coraggio di mettere a tavola una semplice e timida “Pasta e cocozza”, anche perché  dovete sapere che anticamente questa pietanza gustosa assai, era considerato un piatto “povero”… saporito, che saziava  e non abboffava! E per quei tempi di vera carestia il mood era quello di preparare qualcosa che saziasse tutta la famiglia con poca spesa. Da mangiare durante i giorni della settimana, ma mai di domenica!

Pasta e cocozza, da quella scotta di Nonno Manfredo a quella di Rosmunda

Di tante “pasta e cocozza” assaggiate la peggiore in assoluto era quella di mio nonno materno, Nonno Manfredo, un uomo che aveva fatto la Seconda guerra mondiale ed era stato prigioniero in Abissina per sei lunghi anni, il quale ritrovatosi vedovo per ben due volte, saggiamente non si risposò più, anzi in età adulta si dovette improvvisare anche cuoco quando anche l’ultimo dei suoi sette figli lasciò il nido. In famiglia la sua poca predisposizione alla cucina era cosa nota, però è cosa ancora più risaputa che a quei tempi, parliamo di più di quaranta anni fa, non era facile poter dire che una pietanza non ti piacesse, soprattutto ai piccoli di casa non era permesso fare troppi capricci per via del cibo, figuriamoci poi se il cibo in questione era quello di quel nonno così pieno di buona volontà. E quando arrivava l’autunno, a casa del nonno, di mercoledì, non potevi sottrarti alla sua “pasta e cocozza”, pietanza che puntualmente veniva preparata in un pentolone di alluminio simile a quelli usati nelle mense militari, dove però per una strana magia quella pasta e cocozza si trasformava in una zuppa: brodosa, senza sale e scotta! Di quei momenti restano i ricordi di tutti noi assieme, delle risate e del chiacchiericcio di una tavola affollata e gioiosa, ma anche il trauma che quella “pasta e cocozza” mi ha procurato; tant’è vero che solo dopo svariati anni ho vinto la mia avversione verso questa pietanza e ci ho fatto pace.

La ricetta che vado a condividere con voi per la pasta con la zucca, pardon, pasta e cocozza, io l’ho preparata di domenica, sia perché avevo ancora una gran quantità di polpa di zucca da consumare, sia per spezzare la tradizione antica che proibisce di preparare la zucca di domenica.

Pasta e cocozza, cioè la zucca. Ingredienti per due persone:

Per il sugo:

500 gr. di polpa di zucca

200 gr. di macinato di bovino

1/2 bicchiere di vino bianco

1 aglio

Prezzemolo con gambo q.b.

peperoncino q.b.

3 cucchiai di olio evo

Pecorino e grana padana grattugiati q.b.

Spaghettone quadrato 250 gr.

Preparazione

Puliamo la zucca dai filamenti e dai suoi semi, tagliamola a pezzi piccoli.

In una padella dal fondo spesso e alto, versiamo l’olio, l’aglio leggermente schiacciato, solo il gambo del prezzemolo intero e il peperoncino. Aspettiamo che soffrigga il tutto, togliamo l’aglio e il gambo di prezzemolo e aggiungiamo il macinato di bovino, sgraniamolo bene con una forchetta , quando si sarà scurito, sfumiamo con il vino bianco, aspettiamo qualche minuto che la parte alcolica del vino sia del tutto sfumata e aggiungiamo la zucca. Amalgamiamo tutti gli ingredienti, se occorre aggiungiamo mezzo bicchiere di acqua, copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere a fuoco dolce per 20 minuti, trascorso questo tempo, aggiungiamo il prezzemolo e aggiustiamo di sale.

Lasciamo cuocere per altri 10 minuti.

Cuociamo la pasta in abbondante acqua salata e scolimo bene al dente, conservando sempre un bicchiere di acqua di cottura. Versare la pasta nella padella e amalgamare bene, se occorre aggiungere un pochino di acqua di cottura, il risultato finale dev’essere un sugo ben amalgamato alla pasta. Spegniamo il fuoco e aggiungiamo il nostro mix di formaggi grattugiati.

Impiattiamo e guarniamo il nostro piatto con del prezzemolo tritato fresco e una spolverata di formaggio.

I post più recenti nella categoria La cucina di Rosmunda