arte

Sacre du Printemps di Vaslav Nižinskij: il salto nella follia

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È facile a posteriori guardare il Sacre du Printemps di Vaslav Nižinskij con distacco. Siamo ormai abituati alla danza contemporanea, alle sue movenze fluide interrotte da improvvisi scatti articolari; e siamo altrettanto consci di tanta riflessione a supporto di ciò che poi viene esposto al pubblico. Le avanguardie, nei primi del Novecento, hanno iniziato gli artisti ad una pratica di sottile e profonda riflessione riguardo il proprio lavoro. Se prima, ad esempio, la pittura poteva considerarsi un’arte nel senso medievale del termine, con l’inizio del nuovo secolo – dai cui traumi e spaccature non siamo ancora riusciti a cavare più…

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Roma, Parco Appia antica – 9 giugno. Nora Lux aprirà l’evento dedicato all’ambiente Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II

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Riceviamo e pubblichiamo volentieri. L’artista Nora Lux aprirà l’evento dedicato all’ambiente Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II, il 9 giugno alle ore 20.00 presso l’Ex Cartiera Latina del Parco Regionale Appia Antica di Roma, con la performance Templum III – Movimento sulla pietra nera. Terzo capitolo del progetto Templum, inaugurato con grande successo nel 2021, la performance prosegue il ventennale lavoro della Lux sul tema della Dea Madre Terra. L’artista propone la visione del tempio inteso come contemplazione che ripete simbolicamente il modello di cosmo: la fruizione della performance procede infatti attraversando il perpetuarsi di tale atto nella dimensione…

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Il Cristo riVelato #2. Una lettura dell’opera di Felice Tagliaferri

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Con questo articolo siamo felici di dare seguito alla lettura che la nostra Paola Maccioni fa dell’opera dello scultore Felice Tagliaferri. Qui è possibile leggere la prima parte dell’articolo [N.d.r.] L’accessibilità e la fruizione dell’Arte richiamano la sua originaria funzione di scrigno di memoria, di trasmissione del pensiero filosofico, religioso, estetico e culturale a cui, come recita l’articolo 27 comma 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente [partecipando] alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. Vedere con le mani: perché…

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Intervista inedita a Giuliano Vasilicò #2 | Che cos’è il Teatro? Che cos’è l’Arte? Il “Teatro di scultura”, Joyce, Musil costruttivista, Bob Wilson, l’utopia e i linguaggi misti

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Giuliano Vasilicò inedito. La settimana scorsa abbiamo pubblicato la prima parte di questa intervista al grande regista teatrale. Oggi pubblichiamo la seconda. Buona lettura. Giuliano aveva superato un’accentuata forma di balbuzie grazie al teatro, mettendo in scena e mettendosi in scena, offrendosi come corpo. Ho sempre avuto ammirazione per chi prova ad andare oltre sé stesso, a sconfiggere i propri limiti fisici e, non di rado, psicologici e mentali. Il teatro è anche, e forse soprattutto, una terapia dell’ombra: materializzando i propri fantasmi si tenta di uscire dall’internamento nell’ossessione e nella nevrosi; li si esteriorizza come personaggi e gli si…

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Il Cristo riVelato #1. Una lettura dell’opera di Felice Tagliaferri

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L’accessibilità e la fruizione dell’Arte richiamano la sua originaria funzione di scrigno di memoria, di trasmissione del pensiero filosofico, religioso, estetico e culturale a cui, come recita l’articolo 27 comma 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: «Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente [partecipando] alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici». La sepoltura di Gesù Dal Vangelo secondo Marco 15:42-46 Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di…

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La nascita di venere: analisi testuale. La Sinestesia e l’opera d’arte #8

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Continua il viaggio attraverso i sensi. Ottava tappa. Oggi tocchiamo con mano la Nascita di Venere per vedere oltre l’uso convenzionale dei sensi tra sinestesia e opera d’arte: l’analisi testuale. Soggetto iconografico Il soggetto iconografico è l’allegoria della Nascita di Venere, tradizionalmente rappresentata come emergente dalla spuma del mare. Nella versione botticelliana Venere acquista anche altri significati, che vanno ben oltre il mito e la tipizzazione della Dea. Qui Venere rappresenta non solo l’unione delle due nature, celeste e terrestre, della deità, ma anche l’ideale rinascita delle umane lettere, rinascita celebrata dagli umanisti, artisti e intellettuali del XV secolo, in…

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La sinestesia e l’opera d’arte #5. La parola all’immagine

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La sinestesia e l’opera d’arte. Eccoci al quinto appuntamento. Continua il viaggio nella percezione estetica impiegando i sensi come non penseremmo possibile. Superando le disabilità e aprendo nuovi portali nell’esperienza del bello. Se se qui per la prima volta e vuoi anche tu “vedere la Nascita di Venere con le mani” leggi il primo articolo, il secondo, il terzo, e il quarto. “La parola all’immagine” Aby Warburg La parola che accorda Sia per i vedenti che per i ciechi ogni immagine ha almeno tre livelli di significazione. È segno di ciò che riproduce. È segno, una seconda volta, come immagine…

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La vista e il tatto a confronto. La sinestesia e l’opera d’arte #4

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Il tatto è una forma di vista ridotta a zero e la vista è una forma di tatto a distanza. Pierre Villey   [Il termine] aptico è preferibile a tattile, dal momento che non oppone due organi di senso, ma lascia supporre che l’occhio possa esso stesso avere questa funzione che non è ottica. Gilles Deleuze   Si è spesso affermato che la cultura occidentale è dominata dal paradigma ottico, fino a definire l’epoca in cui viviamo “civiltà delle immagini”. La vista viene così collocata non solo al vertice della gerarchia sensoriale, ma anche resa completamente indipendente e avulsa dagli…

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Dare rilievo all’arte, letteralmente. La nascita di Venere vista con le mani. La sinestesia e l’opera d’arte #2

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Sinestesia, o del dare rilievo all’arte. Ecco come portare l’arte fuori dai musei La figura retorica che ho usato nel titolo, sinestesia, è il medium che unisce la luce e il buio nella percezione, cognizione e interpretazione dell’opera d’arte. La parola sintetizza le diversità sensoriali ed è il primo passo verso l’integrazione sociale e culturale in cui siamo tutti, reciprocamente, diversamente abili. È tramite la sinestesia che la Nascita di Venere può uscire dal Palazzo degli Uffizi di Firenze, dai manuali d’arte, dai libri, dalle decalcomanie sugli oggetti più disparati e, per quella che è ormai la riproducibilità tecnica dell’opera…

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