Nel suo monumentale capolavoro Psyche, culto delle anime e credenza nell’immortalità dei Greci pubblicato nel 1890-1894, Erwin Rohde, amico di Nietzsche e appassionato difensore delle sue tesi sulla nascita della tragedia, asserisce che l’idea dell’immortalità dell’anima non solo non è connaturata alla cultura occidentale, ma non è venuta alla luce neppure tutta intera, così come la conosciamo o crediamo di conoscerla. A riprova di ciò, porta ad esempio i Misteri Eleusini. Tali riti sono millenari, avendo una remota origine attestata da alcuni autori nel 1600 A.C., e prolungano la loro stabilità e fama durante tutta l’antichità, giungendo anche a Roma.…
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