L’accessibilità e la fruizione dell’Arte richiamano la sua originaria funzione di scrigno di memoria, di trasmissione del pensiero filosofico, religioso, estetico e culturale a cui, come recita l’articolo 27 comma 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: «Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente [partecipando] alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici». La sepoltura di Gesù Dal Vangelo secondo Marco 15:42-46 Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di…
Continua a leggereMichelangelo scolpisce la Pietà a circa 22 anni, tra il 1497 e il 1499. È un’opera religiosa, commessa da un cardinale francese che la vuole per la sua cappella privata. È l’unica opera che Michelangelo firma ed è anche quella completamente e compiutamente finita. La struttura del gruppo è piramidale e ha come base la veste del Cristo. Le molte pieghe della veste sostengono morbidamente il corpo di Gesù. Il volto di Maria è giovanissimo e questo portò allo scultore molte critiche per il fatto che la Madre non poteva essere -sembrare- più giovane del figlio. La risposta la troviamo…
Continua a leggerePotreste essere interessati a
È facile a posteriori guardare il Sacre du Printemps di Vaslav Nižinskij con distacco. Siamo ormai abituati alla danza contemporanea,…
Riceviamo e pubblichiamo volentieri. L’artista Nora Lux aprirà l’evento dedicato all’ambiente Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II, il 9…
Con questo articolo siamo felici di dare seguito alla lettura che la nostra Paola Maccioni fa dell’opera dello scultore Felice…
Credo che ogni artista, quando sceglie il materiale da usare per la sua opera, sia mosso da un’antica voce interiore. Voce senza suono, ma ricca d’immagini archetipe che lo spingeranno a operare scelte assolutamente personali e difficili da spiegare a parole. Metamorfosis, l’arte del cambiamento di Paolo Incarnato Per le sue opere qui fotografate, Paolo Incarnato avrebbe potuto scegliere tra varie essenze di legno, provenienti da diverse lavorazioni, mai utilizzate oppure di scarto o in disuso. Ha scelto di utilizzare le doghe e i fondi di vecchie botti. E le botti sono in rovere, pianta sacra per tutti i popoli…
Continua a leggerePotreste essere interessati a
Gentili Lettori e Lettrici, pubblichiamo il terzo articolo sul Femmino sacro a firma di Gianfranco Rucco. Dopo un primo articolo…
È facile a posteriori guardare il Sacre du Printemps di Vaslav Nižinskij con distacco. Siamo ormai abituati alla danza contemporanea,…
Riceviamo e pubblichiamo volentieri. L’artista Nora Lux aprirà l’evento dedicato all’ambiente Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II, il 9…