Buone feste col Vaccin Gesù

Buone feste con Vaccin Gesù

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È un problema del tutto personale: non amo i presepi e neanche il Natale. Ho smesso di amarli quando ho cominciato a pensare che si nasce dall’unione fisica di un uomo ed una donna, e che il corpo si dissolve, quando giunge la morte; quando ho realizzato che slitte e renne non volano, neanche se guidate da un vecchino dal color della Coca-Cola, al pari delle scope cavalcate da signore anziane.
Non amo i presepi perché li ritengo simboli di dogmi, che io ho rifiutato, pur rispettando chi li abbraccia.
Per questo non sono stato colto da alcuna sorpresa, quando ho visto, in un presepe realizzato in una chiesa sita nel cuore pulsante della capitale, una rappresentazione di un centro vaccinale, con tanto di somministrazioni di quarte e quinte dosi, proprio affianco alla grotta sacra.

Il Presepe Covid: contestualizzazione storica della Natalità? A giudicare dall’assenza di green pass, di fustigatori e di lavoratori discriminati sembra piuttosto una narrazione meschina

Inizialmente, l’istinto mi ha ricondotto a San Gregorio Armeno, ed ho pensato si trattasse di una contestualizzazione storica dell’evento della nascita del bambinello; ma non ho visto green pass né controllori, né distanziamento tra commensali, nella rappresentazione della trattoria limitrofa al Sacro centro Covid; nessun lavoratore cacciato ai tornelli della vicina bottega di mugnaio, nessun antico soldato romano che tirava secchiate d’acqua e colpi di frusta, su gente in ginocchio in preghiera. 
No, nessuna contestualizzazione storica, in quel presepe. Quel centro vaccinale, è stato messo lì dove deve stare. Immerso nel dogma, abbracciato dal sentimento religioso dei suoi fedeli.
Si, perché puoi anche impiegare una vita a spiegar loro che neanche la Pfizer, per sua esplicita ammissione, ha mai inteso creare un vaccino che impedisse la trasmissione, puoi far veder loro le innumerevoli pubblicazioni scientifiche in materia, ma quando poi ti vai a scontrare contro una Corte Costituzionale che afferma di giudicare la legittimità degli obblighi vax ai fini del contenimento del C19, non secondo Diritto, ma secondo una scienza da avanspettacolo, o quando ascolti in televisione una virostar che dice che l’importante, per restare vivi, è non sedersi vicino ad un novax, allora devi finalmente renderti conto che sei difronte ad una religione, ad un popolo di fedeli, e ad un dogma, che non puoi contrastare con la ragione. Il dogma lega (re-ligio) la ragione non ha limiti, se non quelli della logica.
Non rimane quindi, che far indossare a S. Giuseppe ed alla Madonna, una tunica con i simboli di Pfizer e Moderna, ammantare bue ed asinello con coperte sponsorizzate da Johnson&Johnson ed Astrazeneca, ed attendere in vigile preghiera il 24 per deporre nella mangiatoia una siringa, per festeggiare ed onorare la venuta del Vaccin Gesù. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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