Massoneria: uno strano messaggio gira in rete

Lo strano messaggio massonico pubblicato nel web: «La Svolta»

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Massoneria: uno strano messaggio gira in rete

Sul numero 2 del 3 agosto 2023 del Settimanale «Trucioli – blog della Liguria e del basso Piemonte», si dà notizia della creazione di quello che sembrerebbe un organo di stampa, denominato «La Svolta – L’Agenda del Cambiamento» su impulso di alcuni Massoni – appare tanto di immagine della pagina del periodico – nel quale affermano, tra le altre cose:

C’è lo sconforto di tutti i veri Liberi Muratori per comportamenti in totale spregio della Costituzione… Noi, Fratelli rispettosi delle Regole e dei Principi sui quali abbiamo giurato, vogliamo rassicurarvi che tutto si sta preparando, e tutto si farà, per riportare il Grande Oriente d’Italia nella Regolarità….Vi invitiamo a resistere, non esponendoVi ad essere vittime della strategia di epurazione violentemente attuata contro gli oppositori alla continuazione di questo sfacelo Etico e Iniziatico….Prepariamoci all’azione !…

Massoni del Grande Oriente d’Italia, dunque, che se da una parte rivendicano l’appartenenza a questa Istituzione, pure ne lamentano taluni comportamenti. A cosa si riferiscono i firmatari? Forse alle ragioni che sottostanno alla fuoriuscita del già Gran Maestro aggiunto Claudio Bonvecchio, che propone un’idea di Massoneria più aperta e trasparente? Oppure alla recente notizia secondo cui il Rito Scozzese (l’organo che amministra i gradi dal 4° in su, ndr) porterebbe in tribunale il Grande Oriente d’Italia, perché a suo dire, in materia di Giustizia, vieterebbe agli iscritti del GOI di fare ricorso ai Tribunali della Repubblica? (per altre considerazioni sul tema della Giustizia massonica, si legga l’intervista al Gran Maestro della GLDIRS Sergio Ciannella) Gli autori de «La Svolta» non lo dicono, restano sul vago. Eppure utilizzano un tono deciso nello scrivere, parlano di solenni giuramenti da rispettare, di Regole e Principi, di “sfacelo Etico e Iniziatico”. Annunciano un’azione, anche questa non meglio definita ma che suona come prossima, se non imminente. Eppure, per pubblicare questo articolo, da allora abbiamo atteso più di due mesi. Abbiamo anche chiesto un commento al Grande Oriente d’Italia, ma non abbiamo ricevuto risposta.

In cosa sta la “stranezza” del messaggio

Abbiamo titolato Massoneria: uno strano messaggio gira in rete perché non capiamo alcuni aspetti. Che sia un modo per screditare il Grande Oriente d’Italia e l’attuale Gran Maestranza pare poco probabile tanto l’annuncio è male organizzato. Vediamo perché.

Pubblicare una tale dichiarazione di intenti, facendo intuire che i firmatari, per quanto cauti, non siano uno sparuto gruppo di “Fratelli” — se comunicano la valenza programmatica di una “Agenda” —, farebbe pensare che abbiano la necessità di dare risalto al contenuto, cioè una quanto più larga diffusione e possibilità di lettura da parte degli utenti. Perché allora pubblicarlo su un settimanale che, per quanto letto, è di natura locale? Parallelamente, sappiamo bene che un messaggio collocato nel posto giusto sarà visto “quanto basta”, o “quanto serve” “da chi deve”. Dunque, la pubblicazione su un settimanale locale dovrebbe farci pensare che sono Fratelli della Liguria e zone limitrofe? Del resto, perché un gruppo di Massoni che so, della Puglia, dovrebbe pubblicare il suo appello su un settimanale del Nord? È un po’ strano, perché se questa scelta non è una firma esplicita, le somiglia parecchio. Quanto meno restringe l’area geografica d’appartenenza, e per quante logge il Grande Oriente possa avere, non gli sarà difficile cercare questi Fratelli nelle Logge di quella zona. Perché dunque pubblicare un annuncio anonimo indicando allo stesso tempo dove cercare? Certamente con queste domande non vogliamo suggerire un atteggiamento di indagine poliziesca, che speriamo non si verifichi mai in una Associazione fraterna. Semplicemente sono domande che ci poniamo per capire, scongiurando allo stesso tempo che tale annuncio sia una sorta di “false flag”, cioè di rivendicazione inscenata da persone locali per agitare volutamente le acque in quegli Orienti, dove potrebbero esserci sì dei dissidenti, non bellicosi tanto da annunciare “azioni” ma ciononostante considerati da alcuni “meritevoli” di essere attenzionati.

I riferimenti a Mazzini

Si aggiungano alla “firma implicita” i riferimenti a Mazzini, al binomio pensiero e azione. Siamo andati a vedere sulla pagina dedicata alle Logge del GOI in Liguria. Ben tre Logge, la n. 98, la n.100, e la n. 831 rispettivamente a Sanremo, La Spezia e Albenga sono intitolate al grande patriota italiano. A Genova lavora la Loggia n.513 dal titolo distintivo “Pensiero e Azione”. Gli ideali di Mazzini sono però molto diffusi in tutta la Massoneria e ovviamente non bisogna appartenere a una Loggia a lui intitolata per poterlo citare o promuovere come riferimento etico e morale. Ci limitiamo a evidenziare questa sovrapposizione.

L’assenza di link al nuovo periodico

Altra cosa strana, diciamo così, è l’assenza di link che portino al nuovo periodico, il che permetterebbe agli utenti di seguirne gli aggiornamenti. Anche qui una domanda: perché rischiare che la prosecuzione del messaggio vada perduta o comunque non raggiunga la stessa quantità di Fratelli, o gli stessi Fratelli già raggiunti? Quanto effettivamente organizzati dobbiamo pensare che siano, i firmatari che invocano questo cambiamento? Forse «La Svolta», sebbene quella pagina riporti il numero, il mese e l’anno dell’uscita, non è un vero e proprio periodico ma l’immagine di un annuncio, un manifesto, riproducibile all’occorrenza con uscite non necessariamente cadenzate. Dobbiamo forse aspettarci che eventuali aggiornamenti escano ancora su Trucioli? Monitoreremo. Certo non è detto che escano nuovi numeri, perché già questo da solo potrebbe aver ottenuto l’effetto sperato.

Il punto è che sarebbe interessante parlare con questi Fratelli, capire meglio cosa intendono fare, ma forse per questo dobbiamo solo aspettare che si esprimano di nuovo. In ogni caso, ci auguriamo ogni bene per questa nobile Istituzione, confidando che eventuali dispute trovino una via risolutiva fraterna e costruttiva.

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