Grazie, oltre alla ormai consueta indifferenza, al festival della canzone italiana (da Monteverdi in poi pretendiamo in questo campo un’egemonia duramente contesa dagli altri popoli), le campagne elettorali di Lazio e Lombardia si sono chiuse, all’antivigilia del voto e alla vigilia del “silenzio elettorale”, in varie forme. Il mio bel tacer, che per confutare il Badoer oggi fu pure scritto è particolarmente gradito, dopo settimane convulse più per i rovelli interiori – avrò fatto bene a mettermi in gioco? Non rischio i residui brandelli di reputazione? Come la gente interpreta l’impegno di qualcuno in politica: passione civile o puro e…
Continua a leggere