A tutti è capitato di essere innamorati, a tutti è capitato di essere affamati. Se poi le due cose per uno strano congiungimento astrale, accadono nello stesso istante…«Nu piatt’ e past’ esce sicur’!»
“O’piatt’ e’past” è quello che ti prepara “mammà” quando sei piccolo e torni da scuola, arrivi a casa e lo trovi sul tavolo caldo e fumante.
“O’piatt’ e’ past” è quello che trovi conservato nel frigo, quando ragazzo rientri a casa dopo una serata con gli amici, hai fame e non hai mangiato!
“O’piatt’ e’ past” è quello cosa che sogni ogni notte dopo che sei andato via di casa, magari a vivere all’estero, e che mangi appena ritorni in Patria!
“O’piatt’ e’ past” è quello cosa che a Napoli significa: casa, famiglia, calore!
A Napoli non diciamo “Ti Amo”, “Ti Voglio Bene” a Napoli per dimostrare che ci teniamo diciamo “Taggio preparat’ nu’piatt e past’!”
Un piatto di Rosmunda per celebrare la Giornata mondiale della pasta
E da buona napoletana, innamorata di Napoli e dell’amore, per celebrare la Giornata mondiale della pasta che si celebra il 25 ottobre, voglio preparare con te un piatto di pasta, che ha come ingrediente principale l’Amore, il resto lo mettete voi, a sentimento, buttando un occhio nel vostro frigorifero e nella vostra dispensa!
Non parliamo di una vera e propria ricetta, ma di un metodo per cuocere la pasta. Un metodo che trasformerà un semplice piatto di pasta in una dichiarazione d’amore.
Ingredienti e modalità
In una padella larga e dal fondo spesso aggiungiamo due cucchiai di olio evo, uno spicchio di aglio, un gambo di prezzemolo, qualche cappero dissalato e lasciamo soffriggere a fuoco lento, appena sentiamo lo sfrigolio dell’olio, aggiungiamo due o tre pomodorini tagliati grossolanamente e un peperone bello grande, precedentemente mondato e tagliato a pezzetti piccoli, mescoliamo con un cucchiaio di legno, abbassiamo la fiamma e copriamo con un coperchio. lasciamo cuocere. Quando i pomodorini e i pezzetti di peperone saranno diventati morbidi, togli l’aglio e il gambo di prezzemolo , versa il contenuto nel boccale del frullatore ad immersione ed emulsiona il tutto. La consistenza del composto dovrà risultare piuttosto densa.
In un altro padellino, aggiungiamo un goccio di olio e tostiamo della mollica di pane raffermo, che useremo alla fine.
Caliamo gli spaghetti, nella pentola che precedentemente avevamo messo sul fuoco, occhio alla cottura, dovranno cuocere solo per cinque minuti!
Trasferiamo il composto nella padella, aggiungiamo due mestoli di acqua di cottura e aspettiamo che il composto arrivi a bollore.
Trascorsi i cinque minuti, scoliamo la pasta, avendo cura di conservare una tazza di acqua di cottura, trasferiamo gli spaghetti nella padella, gli spaghetti devono risultare molto al dente, mescola bene.
Continuiamo la cottura degli spaghetti nella padella, questa tecnica viene chiamata “risottatura”, ossia usare per la pasta lo stesso metodo di cottura del risotti.
Continuare a mescolare gli spaghetti, se occorre aggiungere un altro pò di acqua di cottura, in questo modo la pasta rilascerà l’amido che servirà a rendere i nostri spaghetti cremosi. Trascorsi all’incirca quattro minuti, spegniamo il fuoco e aggiungiamo la mollica di pane tostata e del pepe nero macinato fresco.
Serviamo i nostri spaghetti ben adagiati in un piatto con un filo di olio evo e altra mollica di pane tostata.