Sinestesia, o del dare rilievo all’arte. Ecco come portare l’arte fuori dai musei La figura retorica che ho usato nel titolo, sinestesia, è il medium che unisce la luce e il buio nella percezione, cognizione e interpretazione dell’opera d’arte. La parola sintetizza le diversità sensoriali ed è il primo passo verso l’integrazione sociale e culturale in cui siamo tutti, reciprocamente, diversamente abili. È tramite la sinestesia che la Nascita di Venere può uscire dal Palazzo degli Uffizi di Firenze, dai manuali d’arte, dai libri, dalle decalcomanie sugli oggetti più disparati e, per quella che è ormai la riproducibilità tecnica dell’opera…
Continua a leggereIntroduzione. Ho il convincimento che la fruizione dell’arte, oltre a essere un diritto, sia un catalizzatore che crea nuove opportunità d’interazione e scambio culturale tra i suoi fruitori. Tutt’e due trovano la loro sintesi nella necessità di diffondere una cultura della riduzione dell’handicap, dove handicap ha il significato di ostacolo. Il mondo dell’oscurità spaventa o commuove, crea domande su come sia possibile viverci, ma ormai è un mondo i cui confini appaiono sempre più labili grazie alla tecnologia e, soprattutto, all’aumentata sensibilità sociale, non solo nella sfera pratica e quotidiana della vita, nei confronti delle persone con disabilità. L’ultimo limes,…
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