Gianfranco Rucco ci dona questa settimana un generoso testo sugli attributi femminili e materni della divinità, consegnandoci una domanda: Siamo sicuri che il Dio delle “religioni del Libro” non possa, al pari di quelli di altre religioni “tradizionali”, essere descritto anche in termini femminili e materni? Con precise citazioni delle Scritture e riferimenti mai didascalici, ci permette di compiere un viaggio alla scoperta di alcuni tra gli aspetti più taciuti del Dio giudaico-cristiano. “Dio”: maschile, singolare?[1] In era cristiana il mondo occidentale, pur considerando Dio un essere puramente spirituale, se ne è fatta una rappresentazione “al maschile singolare”; il termine…
Continua a leggereQuesto quadro, Le tre spose della pittrice greca Thalia Kerouli, è la sintesi perfetta della metamorfosi della creatura che da femmina dell’età prepubere, diventa bambina-ragazza e quindi donna. Una metamorfosi: un cambio di forma ma non di essenza. La Dea che dà origine e origina da ognuna di noi, non muore mai. Ognuna di noi, a suo modo, trasmette la memoria e il ricordo della Vita precedente: siamo tutte spose, in questo senso. Tutte siamo bambine nel balbettare il giuramento antico della vita che portiamo scritto nel sangue. Nella tela sono fissate le memorie e i gesti che hanno accompagnato il…
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