Giungiamo oggi alla terza e ultima parte dell’intervista inedita di Franco Garofalo a Giuliano Vasilicò. È possibile leggere qui la prima parte, e qui la seconda. Buona lettura. VASILICÒ: L’ esistenza di Dio per Musil non deve essere data per scontata, ma sperimentata. Ci sono solo le discipline che una persona si può infliggere, diciamo: di là un mistero, di…
Continua a leggereGiuliano Vasilicò inedito. La settimana scorsa abbiamo pubblicato la prima parte di questa intervista al grande regista teatrale. Oggi pubblichiamo la seconda. Buona lettura. Giuliano aveva superato un’accentuata forma di balbuzie grazie al teatro, mettendo in scena e mettendosi in scena, offrendosi come corpo. Ho sempre avuto ammirazione per chi prova ad andare oltre sé stesso, a sconfiggere i propri…
Continua a leggereIl 14 febbraio 2015 muore a Roma il regista e dramaturg Giuliano Vasilicò. Era nato a Reggio Emilia nel 1940. Con i suoi spettacoli su De Sade, Proust e Musil, Giuliano ha rappresentato una delle espressioni più alte, genialmente e costantemente incompiute, della “splendida stagione del teatro di immagine e gestuale”, come scrisse la critica di allora. Giuliano sapeva fare…
Continua a leggereDalla necessità di creare mappe mentali alla necessità di sapersi perdere Ho trovato un notevole spunto d’ interesse in un episodio narrato da Massimo Recalcati nel suo L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento: l’autore rievoca un ricordo della sua scuola elementare. Siccome la famiglia abitava giusto di fronte all’istituto, aveva preso l’abitudine ad uscire di scuola quando aveva necessità di…
Continua a leggereTutti possono e devono occuparsi di mafia Parlare del fenomeno mafioso da non specialisti può sembrare irriverente nei confronti di coloro i quali, magistrati, investigatori o giornalisti, spesso hanno dedicato la vita allo studio della criminalità organizzata; ma proprio in quanto non specialista penso di poter affermare che così non è. Lo specialista, la variegata galassia dell’antimafia composta tanto dai…
Continua a leggereGli anni Settanta e la nuova frontiera: tecnica, scienza, esoterismo, surrealismo e i loro risvolti Nella prima metà degli anni Settanta la cultura occidentale venne investita da un nuovo fenomeno, allora d’incerta denominazione, ma comunque definito nelle sue linee generali come una necessaria rinascenza dello spirito umano alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e tecniche; una nuova frontiera che…
Continua a leggerePubblichiamo la seconda parte della intervista a Giorgio Benvenuto, che ringraziamo. Qui è disponibile la prima parte, Ndr. Giorgio, penso che alla gente interessi capire meglio il 1992-’93; tu hai avuto una tribuna privilegiata, sei stato Segretario del Partito Socialista…poi hai partecipato ad una costituente con altre forze della sinistra, Bordon, Adornato, per ricostituire i ranghi che nel frattempo si…
Continua a leggereCaro Giorgio Benvenuto, è un piacere e un onore questo dialogo con uno dei protagonisti indiscussi del sindacalismo italiano con Carniti, Trentin e Lama; Segretario generale della UIL, Segretario del Partito socialista Italiano per 100 giorni, Vicepresidente della Federazione Europea dei Metalmeccanici (1971-1976), Vicepresidente della Confederazione Europea dei Sindacati (1978-1981; 1987-1990), Deputato nella XII e XIV legislatura poi Senatore, dal…
Continua a leggereDall’Ottocento a oggi nessun governo ha mai trovato l’antidoto alle disuguaglianze del sistema capitalistico Il fatto che nessuna forma di governo politico dell’età industriale abbia impedito la più stridente ingiustizia sociale è abbastanza palpabile; né l’iniziale opposizione ottocentesca all’industrializzazione – di stampo fondamentalmente conservatore e reazionario – né le forme più mature di organizzazione sindacale e operaia, a discendere fino…
Continua a leggereGrazie, oltre alla ormai consueta indifferenza, al festival della canzone italiana (da Monteverdi in poi pretendiamo in questo campo un’egemonia duramente contesa dagli altri popoli), le campagne elettorali di Lazio e Lombardia si sono chiuse, all’antivigilia del voto e alla vigilia del “silenzio elettorale”, in varie forme. Il mio bel tacer, che per confutare il Badoer oggi fu pure scritto…
Continua a leggere