letteratura

La trappola della bellezza: “Dio di illusioni”, di Donna Tartt

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Un gruppo di ragazzi privilegiati che hanno tutto e potrebbero avere anche di più; apparentemente intoccabili, che scelgono di rinchiudersi in un a bolla, luccicante e perfetta. Protetti, almeno in apparenza, dallo scudo inscalfibile della bellezza, che dall’esterno li rende irresistibili. Fino a quando ci si avvicina, e si rende conto che quella bellezza è effimera. E cosa fare quando la bolla scoppia e si corrompe in bruttura? Il caso editoriale che rivive sui social: Dio di illusioni di Donna Tartt È questa la premessa di Dio di Illusioni di Donna Tartt, caso editoriale degli anni Novanta che spopola sui social,…

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Frattura dell’identità nell’America Latina contemporanea. Letteratura e significati

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Franco Garofalo, come spesso fa generosamente, ci dona un pezzo ricco di spunti, connessioni mentali, rimandi filosofici e concettuali che restituiscono la sfaccettata natura dell’esperienza umana, che tale è, sempre, nelle nostre percezioni. Interruzioni telluriche della cognizione che richiedono ragionamenti ampi, sottopassaggi da scavare e ponti da costruire per connettere il sopra con il sotto e tentare di strappare del senso alla frammentarietà del contemporaneo. Oggi, in particolare, è la frattura dell’identità nell’America Latina contemporanea quella in cui ci porta, fra letteratura, filosofia, e politica. Nel racconto Chiamate telefoniche, di Roberto Bolaño, scrittore cileno scomparso a Barcellona nel 2003, due poliziotti…

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“Recitativo”, di Toni Morrison: facciamo tutti parte di un meccanismo di oppressione

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Recitativo è l’unico racconto breve scritto da Toni Morrison, dedita alla scrittura di romanzi e saggi, in cui apre le porte a una prospettiva sulla comunità e sul tema della razzialità in modi che non erano stati esplorati prima. In un racconto di poche pagine, la scrittrice riesce a condensare temi importanti che, oltre alla sfera relativa al colore della pelle e a come esso venga percepito dalla società, tocca mondi intimi e personali, indagando il rapporto madre-figlia e il proprio posto in un mondo che fatica ad accettare qualsiasi cosa possa risultare lontano da ciò che è convenzionale, riconosciuto…

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Milan Kundera. L’insostenibile insignificanza

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Milan Kundera – il grande scrittore ceco scomparso pochi giorni fa – era nato a Brno il 1° aprile del 1929. Una celia, uno scherzo, un folletto dell’ingegno umano nato per mettere in burla l’ingegno umano stesso, da cui proveniva; dal lato della creazione romanzesca certo, ma sempre pronto – e assai disinvolto – nel passare dal registro narrativo a quello saggistico nel corpo dello stesso testo. La preminente produzione romanzesca di Kundera, infatti, sembra caratterizzarsi nel tempo per questo perpetuo saltare dalla vicenda alla digressione, dalla concretezza della delineazione dei personaggi all’astrazione del ragionamento; e di questo ne siano…

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Visioni del futuro di Stanislaw Lem (secondo Jacques Bergier)

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Gli anni Settanta e la nuova frontiera: tecnica, scienza, esoterismo, surrealismo e i loro risvolti Nella prima metà degli anni Settanta la cultura occidentale venne investita da un nuovo fenomeno, allora d’incerta denominazione, ma comunque definito nelle sue linee generali come una necessaria rinascenza dello spirito umano alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e tecniche; una nuova frontiera che avrebbe esteso in modo inconcepibile gli angusti limiti delle nostre conoscenze. In quel periodo di nuova rivoluzione tecnico-scientifica, esoterismo e surrealismo si fondevano in modo inedito e molto promettente, pur comportando possibili rivolti negativi: angoscia per il futuro, instabilità della…

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L’Altra settimana #3. Jazz e letteratura, l’ultimo di Jeff Parker e D.F. Wallace, e poi Vonnegut, il nuovo western di C Pam Zhang, L. Kasdan, W. Hill, D. Fagen, J. Lethem, Bukowski e Martinelli, l’Einstein di Philip Glass

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La stampa informa che il titolo del nuovo disco del chitarrista jazz Jeff Parker (Mondays at the Enfield tennis accademy) rimanda al romanzo Infinite jest di David Foster Wallace, lo scrittore morto suicida nel 2008. Il disco di Parker è molto bello, perché riconcilia con la libertà della ricerca; e colpisce il riferimento a Foster Wallace, perché rammenta la necessità che gli artisti studino il lavoro dei colleghi – che come loro cercano l’espressione. Intanto La Civiltà Cattolica, nel numero appena uscito, rende omaggio a Kurt Vonnegut, ricordando egli è stato innanzitutto un grande scrittore, al di là del genere…

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