Continua il viaggio attraverso i sensi. Ottava tappa. Oggi tocchiamo con mano la Nascita di Venere per vedere oltre l’uso convenzionale dei sensi tra sinestesia e opera d’arte: l’analisi testuale. Soggetto iconografico Il soggetto iconografico è l’allegoria della Nascita di Venere, tradizionalmente rappresentata come emergente dalla spuma del mare. Nella versione botticelliana Venere acquista anche altri significati, che vanno ben oltre il mito e la tipizzazione della Dea. Qui Venere rappresenta non solo l’unione delle due nature, celeste e terrestre, della deità, ma anche l’ideale rinascita delle umane lettere, rinascita celebrata dagli umanisti, artisti e intellettuali del XV secolo, in…
Continua a leggereLa sinestesia e l’opera d’arte. Eccoci al quinto appuntamento. Continua il viaggio nella percezione estetica impiegando i sensi come non penseremmo possibile. Superando le disabilità e aprendo nuovi portali nell’esperienza del bello. Se se qui per la prima volta e vuoi anche tu “vedere la Nascita di Venere con le mani” leggi il primo articolo, il secondo, il terzo, e il quarto. “La parola all’immagine” Aby Warburg La parola che accorda Sia per i vedenti che per i ciechi ogni immagine ha almeno tre livelli di significazione. È segno di ciò che riproduce. È segno, una seconda volta, come immagine…
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Chi tra i nostri lettori conosce gli articoli di Gianfranco Rucco, sa che mai si perde in voli pindalici, ma…
Il tatto è una forma di vista ridotta a zero e la vista è una forma di tatto a distanza. Pierre Villey [Il termine] aptico è preferibile a tattile, dal momento che non oppone due organi di senso, ma lascia supporre che l’occhio possa esso stesso avere questa funzione che non è ottica. Gilles Deleuze Si è spesso affermato che la cultura occidentale è dominata dal paradigma ottico, fino a definire l’epoca in cui viviamo “civiltà delle immagini”. La vista viene così collocata non solo al vertice della gerarchia sensoriale, ma anche resa completamente indipendente e avulsa dagli…
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Genova. Nel dedalo di strade e stazioni, un uomo vive per terra, si ciba di polvere. Lo chiamano «il Minchia» e non sospettano che è il grande artista Roberto Maini La fine degli anni Novanta e i primi del Duemila sono stati, per me e per altri come me nati nella seconda metà degli anni Settanta nella provincia ligure, l’inizio del percorso universitario e con esso il tempo della scoperta di Genova. Ricordo di quegli anni soprattutto una disordinata, disorganizzata esplorazione geografica della città. La stazione di Piazza Principe, Via Balbi, Piazza della Nunziata, il centro storico e le sue…
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Carlo di Francescantonio ricorda l’Amico, il Poeta Mirko Servetti. L’estate 2023 ha fatto in modo che per me, luglio, diventasse…
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Sinestesia, o del dare rilievo all’arte. Ecco come portare l’arte fuori dai musei La figura retorica che ho usato nel titolo, sinestesia, è il medium che unisce la luce e il buio nella percezione, cognizione e interpretazione dell’opera d’arte. La parola sintetizza le diversità sensoriali ed è il primo passo verso l’integrazione sociale e culturale in cui siamo tutti, reciprocamente, diversamente abili. È tramite la sinestesia che la Nascita di Venere può uscire dal Palazzo degli Uffizi di Firenze, dai manuali d’arte, dai libri, dalle decalcomanie sugli oggetti più disparati e, per quella che è ormai la riproducibilità tecnica dell’opera…
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Carpi: L’amico, scultore e studioso di filosofia Paolo Gabrielli, conosciuto come GABRIELS mi aspetta all’ultimo piano di un antico edificio in via delle 3 Cannelle a Roma, a due passi dal foro. Lì su, nella Alessandro Vitiello Home Gallery, è ancora parzialmente allestita la sua ultima mostra, “Gabriels 10/10”, curata da Daniele Brocchi. Non sono stato all’inaugurazione, perché da tre anni ho smesso di occuparmi dell’arte in mostra, ma Paolo non ne fa così spesso, e avendone organizzate insieme tante, a Roma e altrove, praticamente da quando lo conosco, per sette anni, conoscendo dunque quelle sue sculture benissimo, ho pensato che…
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Una giornata di studi all’Università Gregoriana di Roma, con Massimo Cacciari Mercoledì 17 marzo si è svolta, presso la sontuosa…
Michelangelo scolpisce la Pietà a circa 22 anni, tra il 1497 e il 1499. È un’opera religiosa, commessa da un cardinale francese che la vuole per la sua cappella privata. È l’unica opera che Michelangelo firma ed è anche quella completamente e compiutamente finita. La struttura del gruppo è piramidale e ha come base la veste del Cristo. Le molte pieghe della veste sostengono morbidamente il corpo di Gesù. Il volto di Maria è giovanissimo e questo portò allo scultore molte critiche per il fatto che la Madre non poteva essere -sembrare- più giovane del figlio. La risposta la troviamo…
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Credo che ogni artista, quando sceglie il materiale da usare per la sua opera, sia mosso da un’antica voce interiore. Voce senza suono, ma ricca d’immagini archetipe che lo spingeranno a operare scelte assolutamente personali e difficili da spiegare a parole. Metamorfosis, l’arte del cambiamento di Paolo Incarnato Per le sue opere qui fotografate, Paolo Incarnato avrebbe potuto scegliere tra varie essenze di legno, provenienti da diverse lavorazioni, mai utilizzate oppure di scarto o in disuso. Ha scelto di utilizzare le doghe e i fondi di vecchie botti. E le botti sono in rovere, pianta sacra per tutti i popoli…
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Parliamo di Berlinguer e Sciascia. Franco Garofalo scrive del loro rapporto contrapposto sulla base dei documenti apprezzabili nell’importantissima mostra in…
Questo quadro, Le tre spose della pittrice greca Thalia Kerouli, è la sintesi perfetta della metamorfosi della creatura che da femmina dell’età prepubere, diventa bambina-ragazza e quindi donna. Una metamorfosi: un cambio di forma ma non di essenza. La Dea che dà origine e origina da ognuna di noi, non muore mai. Ognuna di noi, a suo modo, trasmette la memoria e il ricordo della Vita precedente: siamo tutte spose, in questo senso. Tutte siamo bambine nel balbettare il giuramento antico della vita che portiamo scritto nel sangue. Nella tela sono fissate le memorie e i gesti che hanno accompagnato il…
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Vediamo oggi se c’è un rapporto tra Massoneria e Patriarcato, quindi quanta libertà ci sia al suo interno per le…
[Si è conclusa ieri la mostra “Corrado Cagli. Intorno alla fontana dello zodiaco”, a cura di Massimo Duranti e Andrea Baffoni, per la Giostra dell’Arme di San Gemini, allestita presso Palazzo Vecchio, Sala dei Priori e a Santa Maria Maddalena dal 24 settembre al 9 ottobre 2022. Pubblichiamo questo breve saggio inserito nel bellissimo catalogo della mostra stampato in tiratura limitata.] Conformata di fatto come sodalizio artistico degli allievi di Felice Carena, da Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli, Fausto Pirandello, nonché dalle proposizioni post-futuriste di Francesco di Cocco, a Roma, alla fine degli anni Venti, con la mostra presso l’Hotel Pensione…
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